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Contrada del Drago Siena
RIEVOCAZIONI STORICHE
RECAPITI
Contrada del Drago
Camporegio 53100 Siena
Telefono 0577 40575 - 0577 45712
Sito web: http://www.contradadeldrago.it/
Biglietto da visita (vCard)
La contrada è compresa tra :
* via San Domenico
* via del Paradiso
* via della Sapienza
* vicolo della Palla a Corda
* via di Camporegio
* via delle Terme
* via dei Termini
* via dei Pontàni
* Banchi di Sopra
* via dei Montanini
* via dei Malavolti
* via dell'Arco dei Malavolti
* costa di Sant'Antonio
* costa dell'Incrociata
* piazza Matteotti
* piazza Camporegio
* piazzetta degli Alberghi
* vicolo del Campaccio
* vicolo della Rosa
* vicolo del Cavalletto
* vicolo del Rustichetto
La Contrada del Drago, insieme alla Giraffa, alla Chiocciola e all'Onda, fu fra le prime Contrade a comparire nel Campo con il proprio simbolo: partecipò ad un "Gioco delle Pugna" organizzato il 1 marzo 1494. Alcune ricerche sembrano documentare l'associazione del nome al rione già nel 1481 anche al di fuori della partecipazione a pubblici eventi. La Contrada comprende le Compagnie Militari di San Donato da Montanini e Sant'Egidio del Poggio Malavolti, e prese probabilmente il nome (e quindi l'insegna) dal drago esistente sullo stemma della prima. Un'altra interpretazione fa risalire lo stemma all'arma gentilizia della Famiglia Borghesi: un drago giallo in campo verde. Un'ulteriore interpretazione associa l'emblema a quello della Famiglia Benincasa, la famiglia di Santa Caterina. Comunque sia, gli abitanti del rione parteciparono alle prime "Cacce ai tori" con una macchina a forma di drago e furono chiamati "gli uomini del Drago". Fino alla metà del XVII secolo gli appartenenti alla Contrada si adunarono in abitazioni private o in botteghe del rione. È solo dal 1650 che gli fu concesso di adunarsi nella cappella della Compagnia Laicale di San Domenico in Camporegio. Dal 1679 quest'ultima si impegnò a contribuire alle spese sostenute in occasione del Palio, purché il premio, in caso di vittoria, venisse offerto all'altare di San Domenico. Questo accordo durò quasi cento anni ed ebbe termine, a causa di dissapori, dopo la vittoria del Drago nel Palio del 2 luglio 1738. Da questa data al 1787 l'unico breve cenno alla Contrada del Drago è ancora nei verbali della Compagnia di San Domenico e l'unica testimonianza di quel periodo è il Palio vinto il 16 agosto 1786, ancora conservato. Il Drago ha avuto una sede dal 1787, quando il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo gli donò la chiesa di Santa Caterina e parte del Convento delle Monache dette "del Paradiso", costruita intorno al 1620. Chiesa e Museo si trovano su quello che era il Poggio Malavolti, più volte sbassato e oggi di difficile individuazione. La sistemazione attuale dell'area risale al 1903. Le scale attuali testimoniano la diversa altezza del terreno: davanti alla porta della chiesa, oggi in alto, si stendeva allora un prato che degradava fino a quelli che erano chiamati Orti di San Domenico.
Il luogo prese il nome dalla Famiglia Malavolti (documentata a Siena nel XII secolo) che qui aveva il suo castellare ed era proprietaria di tutta l'area chiamata ancora oggi "Camporegio": la tradizione racconta che qui si sia accampato Enrico VI nell'assedio del 1186. Il Drago conserva la montura (il costume della Contrada) più vecchia giunta ai giorni nostri: un costume di foggia "spagnolesca" del 1839.