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Contrada della Chiocciola Siena
RIEVOCAZIONI STORICHE
RECAPITI
Contrada della Chiocciola
V. Di San Marco, 31 53100 Siena
Telefono 0577 45455
Sito web: http://www.contradadellachiocciola.it/
Biglietto da visita (vCard)
Le vie che fanno parte della contrada sono:
* via San Marco
* via delle Sperandie
* via della Diana
* via Ettore Bastianini (
* Pian dei Mantellini
* via di San Quirico
* via del Nuovo Asilo
Nel suo territorio si trova quello anticamente incluso nella Contrada della Quercia, una delle contrade soppresse.
Gli abitanti del "borgo di San Marco" nel 1466 donarono al Monastero di Santa Marta (nel territorio della Chiocciola) alcune proprietà immobiliari poste nella città e nelle sue vicinanze, in cambio dell'impegno delle monache a restaurare la chiesa di una delle proprietà donate (lo Spedale di San Pietro), lasciare quattro letti a disposizione dei poveri e a dire in perpetuo una messa settimanale in onore di San Pietro e Santa Marta. La Contrada, quindi, già aveva immobili di proprietà e trattava a pieno titolo con enti religiosi. Nel 1482 la Chiocciola e la Giraffa in occasione di un Gioco delle Pugna costruirono due carri lignei, a forma dei rispettivi animali. Questa è considerata la prima occasione in cui due Contrade, due rioni, vengono associate ad un animale e vengono indicate con il loro nome odierno. Dalla fine del XIX secolo alla fine del XX non esisteva un motivo grafico codificato per rappresentare l'insegna delle Contrade e chiunque poteva proporre nuovi modelli di bandiere. Esistono quindi bozzetti originali di carattere popolaresco, molte volte realizzati addirittura su carta di recupero. In realtà le bandiere, fino al dopoguerra, erano di sola proprietà della Contrada ed era rarissimo, anche a causa del costo elevato, che il semplice contradaiolo ne avesse una. Per la Chiocciola il grosso cambiamento si ebbe in occasione della vittoria del 1957: la Contrada era rimasta con poche bandiere e pochi soldi per realizzarne di nuove e propose ai Protettori di acquistarne a proprie spese, a patto di esporle e di utilizzarle per la Festa della Vittoria. Fu scelto in tale occasione un disegno di Dino Rofi del 1954 che rimarrà quello ufficiale fino ai giorni nostri e che rappresenta la definitiva codificazione delle squame gialle e rosse, con bordo blu.